Greco di nascita ma americano d’adozione, è considerato uno degli artisti più prolifici del XX secolo. La terribile devastazione della Seconda guerra Mondiale e della Guerra civile greca di cui fu testimone lascia nel suo animo una traccia dolorosa molto profonda, che echeggia nelle sue opere, molte delle quali enfatizzano metamorfosi fisiche e psicologiche incorporando insoliti media. Con fili e spilli realizza vere e proprie ‘trasformazioni’ di oggetti domestici come scatole, utensili da cucina e sedie, mentre come fotografo scatta alcuni autoritratti caratterizzati da distorsioni realizzate rielaborando le superfici delle Polaroid.
