Eventi e mostre > 2013 > Verdi e Wagner



Verdi e Wagner








Verdi e Wagner


4 e 5 ottobre, ore 17.45

Sala del Munizioniere

Duecento anni fa nascevano due giganti della storia della musica: Richard Wagner e Giuseppe Verdi.

Palazzo Ducale li ricorda con due giornate a cura di Vittorio Coletti in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Niccolò Paganini di Genova, l’Associazione Pasquale Anfossi, e il Dipartimento DIRAAS dell'Università di Genova.

4 ottobre, ore 17.45 - Munizioniere
Ritratto di Giuseppe Verdi
incontro con Raffaele Mellace, docente di Storia della musica, Università di Genova.
Palombaro dell’anima, Giuseppe Verdi è riuscito, lungo una carriera durata oltre mezzo secolo, a imporre nell’immaginario collettivo italiano e mondiale un memorabile microcosmo di personaggi, situazioni, temi e vicende che popolano le sue molte opere, ancora oggi tra le più amate ed eseguite. In occasione del bicentenario della nascita, Raffaele Mellace, autore d’una recente, acclamata monografia dedicata al grande compositore (Con moltissima passione, Carocci, 2013), propone uno sguardo sintetico sugli esiti più maturi del percorso creativo verdiano, toccando capolavori come Il trovatore, Un ballo in maschera, Otello e Falstaff.
La conferenza sarà impreziosita dalla rara opportunità dell’esemplificazione musicale dal vivo, offerta dal soprano – la voce femminile per eccellenza del teatro verdiano – Marika Colasanto, allieva del Conservatorio “Paganini” di Genova, città dove Verdi trascorse per oltre trent’anni i propri inverni.
Accompagnerà al pianoforte il m° Tiziana Canfori

5 ottobre, ore 17.45 – Munizioniere
Richard Wagner
Incontro con Elisabetta Fava, docente di Storia della musica, Università di Torino
Interventi musicali a cura del m° Dario Bonuccelli

La presenza d’un interprete come il pianista Dario Bonuccelli, che suonerà al pianoforte pagine wagneriane, offrirà una rara occasione per parlare di alcuni aspetti della scrittura e della teatralità di Wagner. Fra questi verranno affrontati gli elementi rituali già fortemente connotati nelle opere giovanili, come Tannhäuser e Lohengrin, l'innovazione di quelle instabilità nell'armonia che riescono a tradurre in tensione sonora l'amore-passione di Tristano e Isotta, infine la capacità di trasformare e intrecciare le idee musicali, dando vita al tessuto metamorfico dei Leitmotive.