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Roberto Donadoni

Focus On N.17, 26/04/2007

Donadoni: «Seguiamo l’esempio di Lippi»
Il CT della Nazionale riceve a Genova il premio 'Giovanni Gambaro'. Un riconoscimento alla carriera e alla dedizione. Bacchettata all’Inter

Oggi, giovedì 26 aprile 2007, alle Terrazze di Palazzo Ducale, l’Unione Sportiva Angelo Baiardo ha consegnato a Roberto Donadoni il premio "Giovanni Gambaro", in ricordo dell’ex presidente dell’Unione.

Vi starete chiedendo cosa c’entri il mio disinteresse calcistico con il CT della Nazionale. Bene, è quello che mi sto chiedendo anch’io. Quindi andiamo con ordine e facciamo un po' di chiarezza.

Chi sia Donadoni non devo dirvelo io. Al massimo posso fare un bel copia-incolla da Wikipedia. Classe 1963, ha alle spalle una lunga esperienza nel calcio giocato: prima l’Atalanta, poi il Milan (dove mette in saccoccia ben cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, tre Supercoppe Europee, quattro Supercoppe Italiane) e la Nazionale. Nel 2000 appende al chiodo tacchetti e calzoncini per mettersi in panchina, alla guida di Lecco, Livorno e Genoa. Dal 13 luglio 2006 ha preso il posto di Marcello Lippi come Commissario Tecnico degli azzurri.

Un premio alla carriera dunque, e un riconoscimento all’onere del nuovo incarico: «Roberto Donadoni è stato chiamato alla guida della nostra Nazionale subito dopo la vittoria a Berlino: una bella responsabilità», dice Carlo Nicali, presidente del Coni genovese. «E non dobbiamo dimenticare il momento difficile attraversato dal calcio professionista negli ultimi tempi», continua Nicali, facendo riferimento a calciopoli e compagnia bella.

E poi serietà e dedizione nell'interesse della squadra, valori (quasi) scomparsi e che vanno a rafforzare l'assegnazione di un premio che arriva a dieci anni da quello conferito al predecessore Marcello Lippi: «Ci sono i presupposti per seguire l'esempio di Lippi - ha detto Donadoni - ma non sarà facile».

La premiazione è stata inserita all’interno della presentazione del Torneo Internazionale Giovanile Calcio e Tennis "Città di Genova", che dal 28 aprile al 1° maggio vedrà impegnati più di 1300 giovani atleti italiani, russi, slovacchi, spagnoli e ungheresi negli impianti sportivi Guerrino Strinati di via Mogadiscio. Una manifestazione sportiva ma anche un momento di interesse umanitario e di scambio culturale, grazie alla formula dell’ospitalità nelle famiglie degli allievi e alla presenza Unicef.

C’è stato spazio anche per qualche considerazione sul campionato. A pochi giorni dai festeggiamneti per il quindicesimo scudetto, Donadoni ha detto che sarebbe meglio: «un’Inter più italiana, ma la realtà è questa». Se ne parla da mesi: mai più Totti in azzurro? Solo quando starà bene? Quando ne avrà voglia? Il CT taglia corto: «non è il pensiero dominante».

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