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Trallalero

SETTEMBRE A PALAZZO DUCALE COL TRALLALERO
6 - 28 settembre 2002

Quando nel 1981 a Mosca il trallalero si impose, sotto forma di un filmato di Edward Neill, vincendo il premio internazionale del folclore "Raduga" (che significa arcobaleno) il presidente di quella giuria prestigiosissima, il grande coreografo Igor Moiseev mi venne incontro con un’aria complice e mi disse: "anche noi in Georgia cantiamo come voi genovesi!".
Mi rimase impressa quella frase e cercai di chiarirne il significato: era vero, il canto polivocale georgiano assomigliava al trallalero. Anzi una breve e appassionata ricerca mi portò a concludere che percorrendo i paralleli dall’Italia all’Asia in molti luoghi si canta con stili polivocali a imitazione strumentale che si imparentano col Trallalero. Una prova concreta di questo assunto è costituita certo dagli esempi del canto sardo a tenore e del canto a bei toscano, tanto per incominciare. Ecco la ragione per cui quest’anno oltre a ritrovare i suoni della nostra tradizione abbiamo dedicato una serata all’arte polivocale di sardi e toscani!

Arnaldo Bagnasco
Presidente Palazzo Ducale S.p.a.


  • Venerdì 6 settembre
    LA NUOVA MIGNANEGO


  • Maestro e anima del gruppo è Roberto Repetto che riuscì nel 1990 a dar vita alla squadra riunendo alcuni giovani appassionati di trallalero che non avevano mai cantato!
    E proprio il maestro Robbi trasmette, nonostante la sua giovane età, grazie alla sua musicalità ad insegnare ad elementi privi di esperienza, i segreti di questo canto improntando il repertorio principalmente sull’esecuzione di trallaleri. Dopo una breve interruzione la squadra riprende l’attività nel 1996, grazie al costante impegno del maestro e del presidente, inserendo alcuni nuovi elementi: proprio di quest’anno è il cambio di due prime voci, controbasso e tenore!
    Presidente: Federico Lochtmans;
    Maestro: Roberto Repetto;
    Tenore: Renato Sciutto;
    Controbasso: Bruno Carlini;
    Contralto: Domenico Ferrari;
    Voce chitarra: Giuseppe Piccardo;
    Bassi: Walter Caneva, Pietro Cavalieri, Elio Pelissa, Renzo Pratolongo, Giacomo Torre, Rodolfo Traverso.

  • Venerdì 13 settembre
    GRUPPO CANTERINI VALBISAGNO


  • Si costituisce nel febbraio 1986 nel "tempio sacro del trallalero" genovese la latteria du "Tugni" in via Canneto il Lungo dove da tempo immemorabile si riunivano i canterini. La squadra, che porta il nome di una società di mutuo soccorso fondata nel 1897 dove si organizzavano convegni di "bel canto popolare" nel corso degli anni ha subìto diverse variazioni: le più recenti si riferiscono proprio al 2002 in cui è cambiato il Presidente e qualche altro elemento. E quest’anno li ha visti varcare per la prima volta i confini nazionali compiendo una tournée in Germania.
    Presidente: Elio Pittaluga;
    Maestro: Giuseppino Ricci;
    Tenore: Franco Queirazza;
    Baritono: Claudio Ghirardelli;
    Contralto: Paolo Sobrero;
    Voce chitarra: Alberto Sacco;
    Bassi profondi: Walter Caneva, Giovanni Dondero, Sandro Faveto, Antonio Manti, Massimo Muzio, Riccardo Valenti;
    Bassi cantabili Enrico Percivale, Giuseppino Ricci.

  • Martedì 17 settembre
    GRUPPO SPONTANEO TRALLALERO


  • Costituitosi nel 1982 a Busalla, trova nel 1986 la sua definitiva consacrazione in quella che attualmente è la propria sede, la Soc. Operaia Cattolica di S. Biagio in Valpolcevera. Caratterisitca di questa squadra di canto è la presenza, ormai ventennale, di una voce femminile come "cuntretu" che però per il suo modo di cantare è stata "accettata" dai canterini di trallalero. Apprezzato da diversi personaggi del mondo dello spettacolo il gruppo ha al suo attivo partecipazioni a festival folk europei. Recente è la partecipazione alla trasmissione di Adriano Celentano.
    Presidente: Vittorio Ghiglione;
    Maestro: Giuseppe Laruccia;
    Tenori: Aldo Giaccon, Alessandro Guerrini;
    Baritono: Davide Porcu;
    Contralto: Laura Parodi;
    Voce chitarra: Eugenio Rissotto;
    Bassi: Angelo Asborno, Ferdinando Cadenasso, Teresio Castello, Albino Corana, Giovanni Della Lastra, Giuseppe Laruccia, Silvano Pizzimbono, Ettore Rizzi, Marco Tavella.

  • Venerdì 20 settembre
    A LANTERNA


  • Nasce nel 1979 dalla fusione della Nuova Molassana e della Castagna di Serra Riccò, ha come Presidente, fin dalla formazione, Carlo Torrazza e come primo maestro Sergio Vicini. Alla squadra sono stati assegnati due Premi Liguria ed il premio "A Compagna 2001" dedicato a Giuseppe Marzari. Il 2002 vede fialmente l’uscita della loro ultima fatica discografica. L’orgoglio della squadra sarebbe di poter avviare a questo tipo di canto nuove leve per far si di mantenere viva questa forma di canto e tradizione.
    Presidente: Carlo Torazza;
    Maestro: Alfredo Ferretti;
    Tenore: Pietro Ferrari;
    Baritono: Alessandro Campora;
    Contralti: Giorgio Gennaro, Emanuele Macchiavello;
    Voce chitarra: Giuseppe Cevasco;
    Bassi profondi: Paolo Barillari, Mario Denegri, Silvano Faveto, Alfredo Ferretti, Domenico Molinelli, Elio Oddone, Renzo Piccardo;
    Basso cantabile: Mario Rossi.

  • Martedì 24 settembre
    I GIOVANI CANTERINI DI SANT'OLCESE


  • Nasce a Sant’Olcese nel 1994 dall’iniziativa di un gruppo di ragazzi cresciuti insieme, affiancati da alcuni canterini con esperienza nel campo del trallalero. La giovane età costituisce elemento trascinante per il paese tanto da coinvolgere nelle proprie fila studenti non ancora quattordicenni. Da allora è stata una continua escalation che ha visto oltre alla partecipazione a festivals e spettacoli fuori Liguria, l’esibizione della "squadra" al premio Recanati con una composizione del Contralto Paolo Besagno. Il maggio 2002 vede la pubblicazione del loro CD "Nel suono di Genova".
    Maestro: Paolo Besagno;
    Tenori: Marietto Oliva, Pino Bottaro;
    Baritono: David Cadenasso, Giacomo Zanghi;
    Contralto: Paolo Besagno;
    Voce chitarra: Giovanni Parodi;
    Bassi: Enrico Canepa, Walter Caneva, Luigi Leonardi, Rino Medicina, Lino Rasore, Fabio Santamaria.

  • Venerdì 27 settembre
    CANTERINI CENTRO STORICO


  • Questo gruppo è noto soprattutto in Francia dove si esibisce frequentemente nelle più svariate manifestazioni, realizzando anche incisioni discografiche. Il nome si rifà a quello di una formazione scioltasi negli anni novanta ma il cui presidente è lo stesso. Dei gruppi proposti è il più esiguo dal punto di vista numerico, otto, come succedeva agli albori di questa forma di canto.
    Presidente: Lino Pilo;
    Tenore: Carlo Ghiglione;
    Baritono: Giuseppe Zacchetti;
    Contralto: Claudio Valente;
    Voce chitarra: Stefano Valla;
    Bassi: Rinaldo Barberis, Ivo Domenichelli, Gaele Princivalle, Franco Sacchi.

  • Sabato 28 settembre
    ALTRE VOCI DAL CONTINENTE


  • Il "Canto a BEI" de I Cardellini del Fontanino di Castel del Piano (Toscana)
    Formatosi nel 1951 questo gruppo è composto normalmente da dieci elementi che in origine erano di estrazione boscaiola. Si è esibito in svariate manifestazioni in Italia e all’estero ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive alla RAI.
    Sergio Magliacani, Silvano Arezzini, Moreno Filoni, Gialberto Arrighi, Mauro Rosini, Gianluca Tempesta, Alessandro Bassetti, Alessandro Saccardi.

    Il "Canto a Tenores" dei Su Cuntrattu de Seneghe (Oristano, Sardegna)
    Il gruppo nasce artisticamente nel 1978 ma si esibisce per la prima volta nel 1980. Conserva musicalmente la struttura e l’impostazione arcaica del basso di gola Contra/Mesu Oghe. I testi cantati dalla voce solista sono tratti dalla poesia popolare con argomento burlesco o amoroso; propone anche repertorio religioso.
    Ha partecipato a diverse tournée in Italia e all’estero. Si esibisce nelle Piazze e nelle Chiese della Sardegna nei diversi periodi dell’anno e durante i riti della Settimana Santa. Ha prodotto due musicassette e attualmente è in procinto di pubblicare un CD.
    Voce solista: Antonio Maria Cubadda;
    Mezza voce/Contralto: Demetrio Laconi;
    Contra o Baritono: Gianpietro Cubadda;
    Basso Gutturale: Nicola Predda;
    Basso di petto e Baritono: Angelo Cubadda.

    Il "Bei" è un canto polivocale proprio del Monte Amiata nell’Appennino toscano che ha come caratteristica l’imitazione strumentale, l’emissione gutturale e andamento armonico. Utilizza come repertorio canzoni narrative, stornelli, rispetti (componimenti satirici o amorosi di otto endecasillabi a rima alternata). Le voci principali sono tre: il primo che intona il testo verbale della melodia; il "bei bei" che accompagna il primo con vocalizzi simili allo Yodel tirolese e la "corda" cioè i bassi, che ha una funzione di bordone vocale ritmico ed armonico. Tale organico può però raggiungere anche il numero di sei/otto elementi.

    Il canto a "Tenores" (in barbaricino significa coro) è una forma del canto polivocale sardo diffusa nell’area centro-settentrionale della Sardegna che prevede diverse varianti locali. È impiantato in genere su quattro voci maschili con emissione gutturale: il canto è guidato dalla voce principale sa oghe che fornisce anche la tonalità di base e introduce le modulazioni; quando subentrano le altre voci (sa mesu oghe-il tenore, sa contra-il baritono, su bassu-il basso) sa oghe tace mentre le altre non ripetono nessuna delle parole pronunciate dalla prima ma impiegano sillabe non sense (Bam-bambà, bim-bo-rò, bi-ram-bai e simili). A seconda del canto il ritmo può essere blando o molto ritmato quando si tratta di un ballo cantato in cui i ballerini si dispongono in cerchio o ballano in coppia. Come repertorio si serve dei componimenti dei poeti classici e popolari sardi. Esiste anche un repertorio religioso che era stato abbandonato da circa 50 anni ma che è stato ripreso in considerazione da qualche gruppo: si tratta dei Gosos e dei canti della "Settimana Santa".

    Il "Trallalero" è una forma di canto polivocale ritmico ad imitazione strumentale che ha il suo luogo di maggior sviluppo nell’area urbana di Genova, ma che si manifesta in un territorio ben più vasto se pur discontinuo attraverso gran parte della Liguria. La struttura fondamentale del trallalero è rappresentata da cinque voci: tenore (ö primmö), falsetto (ö segöndo o cöntrætö), baritono (ö cöntröbassö), voce chitarra (sorta di imitazione dello strumento con voce nasale), a chitara, bassi profondi, bassi cantabili. Il materiale di cui ci si serve è vario, in dialetto o in lingua: di origine popolare anonima per quanto riguarda i trallaleri (talvolta vengono uniti fra loro strofe altrimenti autonome che allungano il canto dando così luogo ad un procedimento detto "remescellu"), di autore per quanto riguarda le canzoni che dalla metà circa degli anni venti sono entrate a far parte del repertorio delle Squadre di Bel Canto Popolare.