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pinksummer

Focus On N.61, 15/03/2008

Dreams & Thought: una mostra di chewing gum da Pinksummer

Inaugura sabato 15 marzo 2008 a Palazzo Ducale la prima personale italiana dell’artista Koo Jeong-A. I suoi lavori esposti al Guggenheim, al Pompidou, alla Royal College e al Mori Art Museum di Tokyo.

Sabato 15 marzo 2008 alle ore 18.30 presso la Galleria Pinksummer (Palazzo Ducale, Genova) inaugura la prima personale italiana dell’artista Koo Jeong-A, dal titolo Dreams & Thought. Nel corso della serata - dalle 22.00 - l’happening prosegue nel Munizioniere di Palazzo Ducale con il live della band genovese Port-Royal.
La mostra di Koo Jeong-A consiste in una serie di sculture che l’artista allestirà proprio sabato 15 con ben 100 Kg di chewing gum. Nella sala verrà proiettato il dvd R, con disegni di Koo, che ha esposto tra gli altri al Guggenheim Museum, al Pompidou di Parigi, alla Royal College di Londra, al Mori Art Museum di Tokyo.

L’elemento fondamentale dell’installazione genovese è l’odore sprigionato dalle gomme, che stimola pensieri, affetti e sentimenti. Il materiale della produzione di massa è un punto fisso dell’opera di Jeong-A: in passato ha realizzato installazioni con la naftalina, le aspirine, monete, matite.

Il progetto genovese inizialmente doveva essere realizzato in naftalina, ma le leggi non l'hanno permesso: «è un materiale molto infiammabile, difficilmente gestibile», dicono le galleriste Antonella Berruti e Francesca Pennone. Come sceglie i materiali Koo? «Generalmente scelgo i più facili da reperire e i meno cari», dice lei. Difficile trovare la definizione giusta, per un’artista che spiega poco e crede anzi che le parole ostacolino la comunicazione.
Eppure Koo ha persino brevettato una parola: il nonsense Ousss. Ha tentato di farla entrare nel vocaboliario francese Larousse, e l’ha scritta in cielo durante una Biennale di Venezia. Delle parole dice: «La relazione con le parole mi sembra una nozione confortevole di incomunicabilità rispetto all'altro. È una violazione circa il concetto di non sapere».

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