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Particolare palmare

Focus On N.22, 17/05/2007

La città digitale: sapere e democrazia
Marta Vincenzi presenta il suo progetto per l’innovazione cittadina. Wimax per garantire diritti universali e servizi. L’incontro al Ducale

Wimax: Genova sarà una metropoli online?

«Questo è il momento di affermare con forza nuove politiche pubbliche, che rimettano al centro del dibattito l'idea dei diritti universali e i diritti di cittadinanza». Inizia così Marta Vincenzi - candidata dell'Unione alle prossime elezioni amministrative - l’intervento conclusivo della presentazione di Genova Futura: Città Digitale, a mentelocale - Palazzo Ducale, giovedì 17 maggio.

Alla base del progetto l’idea di una città che mette a disposizione dei cittadini una rete pubblica, dove al passaggio di informazioni si aggiunga la proposta di servizi di qualità, ma soprattutto l'espletazione di diritti. Hanno partecipato alla presentazione dell'iniziativa Andrea Ranieri, senatore e responsabile nazionale DS Sapere; Fiorenza Brioni, sindaca di Mantova; Mauro Solari, assessore all'Innovazione della Provincia di Genova; Carlo Castellano, presidente Dixet.

«L'economia della conoscenza è una cosa ardua e complessa - dice Ranieri - più facile a dirsi che a farsi. Sembra quasi un ossimoro, perché pretende di misurare in termini economici qualcosa che economico non è». Tuttavia, un passo fondamentale nell'affermazione di questa nuova modalità economica, è la predisposizione di infrastrutture adeguate, «perciò di una rete pubblica», dice ancora Ranieri. Che prosegue: «quando si parla di reti si mette insieme acqua, energia e comunicazioni, ma le prime sono intrinsecamente diverse dall'ultima. Le risorse idriche ed energetiche navigano nell’economia della scarsità, la rete di comunicazione, invece, in quella dell’abbondanza».

Sempre secondo il senatore, il sapere è paragonabile alle energie rinnovabili: sostenibile e rispettoso dell’ambiente. «Il progetto di Genova si pone all’avanguardia rispetto alle altre esperienze nazionali per copertura del territorio e per portata sociale».

Sulle nuove tecnologie si combatte la battaglia per la rivalutazione dei territori. Fiorenza Brioni illustra le iniziative portate avanti a Mantova, dove hanno steso 90 Km di fibre ottiche, dove la carta d’identità digitale è una realtà, dove: «la possibilità di connettersi alla comunità globale deve essere considerato un diritto», dove l’innovazione è concepita come «stimolo per rinnovare l'autostima delle comunità e combattere l’individualismo negativo».

«La competizione tra territori spinge ognuno a fare meglio - prosegue Brioni - ma ci vuole anche cooperazione e integrazione». L’intervento dell’Assessore Mauro Solari va proprio in questa direzione quando afferma che: «è necessario considerare in questo progetto anche il territorio provinciale. Persino Imperia e Savona stanno riflettendo su questi temi, che assumono perciò una rilevanza molto più che cittadina». Carlo Castellano porta la testimonianza delle imprese: «Genova è una città dalla grande tradizione industriale, ha saputo affrontare la crisi ed ora guarda la futuro». Il parco scientifico e tecnologico degli Erzelli ne è un esempio: «sembrava un'idea adatta solo alle carte, e invece siamo entrati nella fase operativa». Il polo dovrebbe attrarre anche operatori di grande rilievo: «aziende leader a livello internazionale si stanno interessando, ma per ora non possiamo fare nomi».

«Auspichiamo che attraverso il cambiamento dei territori si avvii il cambiamento del paese - conclude Marta Vincenzi - Io spero che la città digitale sia soprattutto un grande strumento di partecipazione democratica per decidere insieme il futuro, che è sempre più nelle nostre mani».

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