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Giorno della Memoria 2014 - La farfalla risorta

La distruzione degli ebrei d’Europa è uno degli eventi più drammatici dello scorso secolo, un evento talmente grande da far sentire il proprio peso sulle generazioni successive, fino a noi, fino ai nostri discendenti. Quegli anni tristi, nei quali i nazisti e i loro alleati uccisero gran parte degli ebrei del continente, sono diventati uno degli elementi sui quali basare la nostra sensibilità oggi. È come se la Shoah avesse depositato un messaggio, una voglia di riscatto nei confronti di ogni dominio sopra l’uomo, o meglio: è come se quei giorni, nei quali gli uomini e le donne e i bambini non venivano considerati più nemmeno esseri umani, aprissero gli occhi a noi sulla possibilità di valorizzare uomini e donne, ragazzi e ragazze, per quel che sono. Considerare tutti come esseri umani, anzitutto, sembra essere il lascito più forte dell’intera vicenda.
Ricordare la Shoah è molto importante.
Ricordare è una iniziativa umana e culturale insieme, che intraprendiamo perché è l’unica capace di farci credere che potremo stare lontani dalla crudeltà che mosse e muove molti uomini. Non smarrire la memoria di uno dei momenti più drammatici del passato europeo significa anzitutto non smarrire la memoria della propria benevolenza. Ma come fare in modo che il ricordo non diventi occasione di retorica e parole povere di senso? Come invogliare gli adulti e i ragazzi al gusto della storia e della memoria? Sono domande molto attuali, per le quali si stanno definendo via via le linee di una didattica che sarà sempre più importante in futuro, e che spingono a tentare strade diverse per intraprendere una conoscenza, non solo storica, di quegli eventi.





In occasione del Giorno della Memoria 27 gennaio 2014




Dall'alba al tramonto

Sala Storia Patria
26 gennaio dalle ore 7 alle ore 16.58

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In occasione del Giorno della Memoria anche quest’anno, domenica 26 gennaio, il Centro Culturale Primo Levi organizza insieme alla Fondazione Palazzo Ducale la lettura corale e pubblica Dall’alba al tramonto. Il libro scelto per il reading sarà La notte di Elie Wiesel, il racconto della sua esperienza di prigioniero nei campi di concentramento di Auschwitz, Buna e Buchenwald.


La farfalla risorta

Salone del Maggior Consiglio
26 gennaio ore 18

Lo spettacolo è un reading musicale, per metà incentrato sulle musiche klezmer / jazz ebraiche composte tra i primi del Novecento e gli anni della Shoah e per metà dedicato al racconto dell’esperienza unica del ghetto di Terezin.

Si alternano e concatenano fondendosi le letture dal libro di Matteo Corradini, La repubblica delle farfalle (Rizzoli) e le musiche eseguite da tre musicisti professionisti, riarrangiate appositamente per lo spettacolo. L'intreccio tra parole lette e musica fa da filo conduttore.

Si va dal racconto della vita quotidiana nel ghetto ad alcuni episodi particolarmente duri nella storia della Shoah. Attraverso alcune figure (i ragazzi che resistono, uno scultore solitario, un giustiziato che in sogno si mette a parlare, una lampadina da accendere...) ci si interroga sul senso della verità, e su come la si possa cercare anche quando tutto intorno crolla. Anche quando la vita è in fortissimo pericolo. Parole e musica creano poco per volta un dialogo in crescendo, tra commozione e sorrisi.