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Focus On N.094, 2/09/2008

Da Epidauro a Second Life. Dialoghi sulla rappresentazione

Mercoledì 3 settembre a Palazzo Ducale, ore 21, proseguono gli appuntamenti del progetto “Da Epidauro a Second Life. Dialogo sulla rappresentazione”, organizzato da Teatri Possibili Liguria.
Protagonista dell'incontro sarà lo psichiatra, sociologo e scrittore Paolo Crepet, che affronterà il tema delle emozioni partendo dalla recente pubblicazione del libro “Dove abitano le emozioni. La felicità e i luoghi in cui viviamo” (Einaudi 2007), scritto a quattro mani con Mario Botta.
Interviene al dialogo Laura Guglielmi.
 
Il sodalizio tra Crepet e l’architetto Botta è nato per caso: «Mario Botta è una persona diversa da me. Ho capito che avrebbe potuto insegnarmi qualcosa. Sono iniziati così gli incontri e le discussioni. Lui è senz’altro più cauto di me, ma poi ha creduto nel progetto. Spero che i temi del libro non interessino solo a psichiatri e architetti, ma anche alle amministrazioni delle città».
Le emozioni dipendono anche dai luoghi che si attraversano ogni giorno: «nella maggior parte delle città italiane mancano gli spazi emotivi e le idee. È difficile trovare un luogo dal sapore emozionale forte. I giovani subiscono tutto questo. La loro depressione spesso sfocia nella violenza».

Cosa lega l’architettura alla psichiatria? «L’esaltazione della forma e del colore, ad esempio. Poi c’è la luce, che è terapeutica. E i grandi architetti sono i maghi della luce».
Altro tema fondamentale negli incontri di Teatri Possibili Liguria è quello della rappresentazione: apparire è l’unico modo per provare emozioni? Secondo Paolo Crepet «basta scrivere un buon libro, oppure esprimersi attraverso la musica. Il problema non è apparire, ma comunicare».

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