La moglie del giudice

A molti anni di distanza dalla fine della guerra, per alleggerire la posizione di un’altra  donna sotto processo, Claudia, una donna ebrea vedova di un magistrato vicino ai partigiani, confida ad un procuratore la sua storia d’amore con un amico d’infanzia collaborazionista, che lei stessa finirà per denunciare al comando della resistenza. 
Romanzo fortemente introspettivo, La moglie del giudice indaga con abilità magistrale nell’interiorità dei suoi pochi personaggi e nelle sofferte ambiguità che li tormentano, restituendoci, in un affresco di grande forza, le tensioni morali di un’intera nazione.
Finale inatteso, con parziale capovolgimento delle responsabilità di ciascuno.

Minnie Alzona (Genova, 1921-2008) è stata autrice di numerosi romanzi di successo, tra i quali  ricordiamo: Processo alla camerata (premio "A. Manzoni", 1957); La strega (Rizzoli 1964); Coma vigile (Rizzoli, 1967). Suoi scritti sono stati tradotti in Francia, Germania, Spagna e Croazia.
Per tutta la sua opera di scrittrice ha ottenuto il premio della critica "Renato Serra".
Il Ministero della cultura francese le ha conferito la croce di "Chevalier des arts et des lettres”.
La moglie del giudice (Di Stefano, 1960) vinse il premio "Charles Veillon" di Zurigo, nel 1959, per la migliore opera inedita.