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Focus On N.86, 26/6/2008

Turismo d’autore a Palazzo Ducale

In mostra i lavori di artisti che hanno celebrato l’immagine della Liguria. Dal 27 giugno al 14 settembre 2008

Sono due le mostre che Palazzo Ducale propone ai visitatori per l’estate 2008. La prima, dedicata all’artista Carol Rama, è stata inaugurata il 22 giugno. La seconda apre i battenti il 27 giugno e resterà visitabile fino al 14 settembre. Si tratta di Turismo d’autore. Artisti e promozione turistica in Liguria nel Novecento. Nata grazie alla collaborazione tra Fondazione per la Cultura e Regione Liguria, l’esposizione raccoglie opere create nel corso del Novecento per promuovere l’immagine della Liguria. Oltre a lavori di Guttuso, Sironi, Sottsass, si trovano i liguri Claudio Costa, Oscar Saccorotti, Enrico Paolucci, Aldo Raimondi, Emilio Scanavino.
Molto materiale - manifesti, documenti, fotografie - è stato trovato per gran parte negli archivi delle APT liguri (Aziende di Promozione Turistica): «un patrimonio straordinario e a volte tenuto nemmeno troppo bene», ha sottolineato Fabio Morchio, assessore Regionale alla Cultura, alla presentazione della mostra.

«Ciò che sembrava inizialmente materiale di natura meramente promozionale e strumentale – dice il curatore Franco Sborgi – si è rivelato un grande progetto culturale, ovvero affidare alla cultura l’immagine della Regione. Non solo, l’intento era investire molto nella contemporaneità. I committenti delle opere, i premi che venivano organizzati, spesso acquisivano le opere per fare in seguito musei di arte contemporanea».

La mostra è un’occasione per pensare al valore della nostra Regione si dal punto di vista dell’offerta turistica, ma anche per valorizzare il suo percorso culturale, come dice Luca Borzani, presidente della Fondazione per la Cultura: «Questa mostra è il primo momento comune tra Fondazione e Regione, e segna un punto di riflessione sul turismo, ma anche sulla cultura ligure. Da una frequentazione d’élite, principalmente invernale, si è passati al turismo di massa del dopoguerra, alla speculazione descritta da Italo Calvino, al rapallismo. Oggi, invece, si propone un misto di turismo ambientale e culturale».

«Finita la mostra di Palazzo Ducale speriamo di far girare le opere - dice Morchio - per tutta la Regione, e magari poi restituirle alle località che le hanno ispirate».

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