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Focus On N.110, 30/01/2009

Il numero uno del tango a Palazzo Ducale

Sabato 31 gennaio 2009 si esibisce nel Salone del Maggior Consiglio Miguel Angel Zotto. Una vera leggenda che arriva dall’Argentina

Venerdì 30 e sabato 31 gennaio 2009 torna a Palazzo Ducale GenovaTangoFestival, in collaborazione con "The International Association of Lions Clubs di Genova". La manifestazione Il Tango Argentino per donare la vista ha un fine benefico, a favore della Banca degli Occhi Melvin Jones. Per l’occasione, Paolina Antognetti - direttore artistico di GenovaTangoFestival - ha invitato una vera e propria stella del firmamento tanguero mondiale: Miguel Angel Zotto, che si presenta con la sua nuova ballerina Daiana Guspero.

Come si diventa Miguel Zotto, uno dei migliori ballerini di tango del secolo?
«Io non so se sono il migliore, o uno dei migliori, come hanno detto. Sicuramente sono diverso, autentico. La mia fortuna è stata conoscere grandi maestri, che mi hanno insegnato tutto. Rodolfo Dinzel, Antonio Todaro, Pepito Avellaneda, Juan Carlos Copes, Finito, Petróleo, Virulazo, Elvira: persone straordinarie. Per questo mi sento un eletto. Quando avevo 18 anni ero l’unico ragazzo che ballava nelle Milonga di Buenos Aires. Poi ho studiato, e la seconda grande chance è stata diventare un ballerino professionista quando è tornata la democrazia in Argentina. Il mondo ha iniziato a conoscere vari aspetti della nostra cultura, tra cui il Tango».

Che consiglio daresti a chi si avvicina al tango?
«Gli direi che non è difficile come sembra, che fa bene al cuore e alla salute. Non importa l’età, il fisico. È per tutti. Se ti trovi in un paese che non conosci, in una città in cui sei appena arrivato, e cerchi il posto dove si balla il tango, trovi subito un ambiente famigliare. Dal tango possono nascere amicizie, persino amori».

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