Grani
Sono tante piccole perle, alcune storte, altre malfatte, altre ancora perfette nelle loro rotondità. Tutti insieme, i grani, formano uno degli oggetti femminili per eccellenza, una collana. Essa gira sette volte intorno al collo e lo avvolge con una sfumatura diversa, a seconda del suo colore. Le mani, spesso giocano con la collana e a volte sgranano, uno ad uno quelle perle, come fossero le fasi della nostra vita. Ognuno di quei grani, però, porta con sé una piccola, grande storia che alla fine può creare, così come è avvenuto, un'opera come quella di Nini Ferrara.
(dalla prefazione di Annalisa Giuseppetti)

In un luogo, tra il sensibile e l'intelligibile, tra le percezioni e le intuizioni del'intelletto, in un dato momento e in una data condizione dove il "nulla" appare e si dimensiona dietro le spalle del protagonista, il trascendente si manifesta.

"Dove vai?".
"Chi sei?".

È la voce che mentre appare scompare dal testo. è l'intermediario tra l'autocoscienza e lo Spirito, ovvero la Ragione Assoluta che è il Logos. è la migrazione sensibile che segna il ritorno ab extra ad intra (dall'esterno all'interno). è il mondo intermedio sospeso tra il celeste e il terreno, in cui tutte le trasfigurazioni sono possibili, le rappresentazioni diventano ierofanie, immaginazioni attive, illuminazioni.
(...). Grande e magnifica è l'esperienza letteraria che Nini Ferrara consegna alla letteratura moderna, a chi ancora dovrà sperimentare i tre regni: Mulk, Malakut e Jabarut, ovvero il regno dei cieli e il Regno della Terra uniti in un solo corpo.
(dalla postfazione di Alessio Patti)

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