Eventi > I Focus di mentelocale > Focus on > 23

Gruppo Emily

Focus On N.23, 21/05/2007

La prima volta delle donne di Emily
Sono giovani e professioniste. Tutte reduci dal corso sul gestire la politica. Motivate a fare attivamente. La nostra intervista

All’inizio erano semplici incontri a un cafè. Poi hanno fondato Emily Liguria (che il 19 giugno 2007 festeggia il primo anno), associazione nata per allargare a più donne l'interesse e la gestione della politica, che al suo centro prevedeva un corso dedicato alle donne che volevano provarsi sulla politica in modo attivo. C'erano tutte al corso: Isabella Cristina (39 anni), Sara Di Paolo (32 anni), Sara Tanara (32 anni), Michela Vallarino (34 anni), Laura Ottonello (44 anni), Alessandra Pozzolini (46 anni) e Michela Tassistro (39 anni).

Sara Di Paolo e Michela Vallarino stanno seguendo le molte attività dell'associazione, tra cui la confezione e presentazione imminente del numero zero de I quaderni di Emily: un contributo alla politica, che si terrà lunedì 21 maggio (ore 18) alla Sala Bohéme, Terrazze di Palazzo Ducale.

Pubblicazione che raccoglie in forma di diario gli interventi (in originale, sbobinati o attraverso la riorganizzazione di appunti) dei diversi relatori che hanno tenuto il corso. «Un’idea consolidata a posteriori - spiegano Sara Di Paolo e Isabella Cristina - di cui siamo state convinte fin dall’inizio per la passione e l'interesse vissuti durante il corso che ci piaceva comunicare. I testi sono vari per stile e lunghezza e in alcuni casi sono contributi con le nostre testimonianze.

L’intenzione è quella di dare vita a un format che, a partire dal numero uno, mantenga alta l'attenzione sul ruolo delle donne nella vita professionale e politica, ma anche sociale della città e magari faccia un bilancio di queste elezioni. Nel frattempo stiamo anche organizzando una serie di incontri (con il sostegno della Fondazione CARIGE) per ascoltare le voci di successo al femminile in vari ambiti, e valutare le caratteristiche vincenti dell'approccio alla leadership da parte delle donne».

E se delle 33 corsiste, 25 sono state presenti in modo costante e profondamente coinvolto, ora dodici sono anche candidate in corsa per le amministrative 2007, chi per i Municipi e chi per il Consiglio Comunale;Sara Tanara (L’Ulivo - Municipio IX Levante); Laura Ottonello (Verdi - Municipio VI-Medio Ponente ma anche per il Consiglio Comunale); Alessandra Pozzolini (L'Ulivo - Municipio I Centro Est); Monia Giordano (Ds - Municipio Alta Val Bisagno); Mara Morini (L'Ulivo - Municipio I Centro Est); Patrizia Francia (L’Ulivo - Municipio IX Levante); Anni Valle (Ds - Arenzano); Paola Lazzarini (Verdi - Provincia); Mariuccia Cadenasso (Comunisti italiani - Municipio I Centro Est) e Laura Maria Lo Forte Reggio: unica candidata (Consiglio Comunale) formatasi dentro Emily e ora tra le fila di un partito della destra, Forza Italia.

Tra queste dodici una, Michela Tassistro, è addirittura stata scelta come capolista per L’Ulivo. «Quando l'ho saputo - dice Michela semplicemente e con ancora molta emozione - ho tremato, perché mi ero lanciata pensando di correre in fondo alla lista». E perché non puntare subito in alto? «Perché il principio era fare politica, ma i meccanismi non mi erano ancora del tutto chiari».

Quanto ti è servito e ha influito il corso sulla tua candidatura? «Personalmente, mi è servito a razionalizzare. Nel partito la scelta di pormi alla testa della lista, è stata condivisa dai vertici, e credo abbiano influito in modo equivalente le mie caratteristiche: donna, giovane, professionista e il percorso intrapreso con convinzione e dedizione dentro Emily Liguria».

Come vivi questa nuova veste che poi sposa il tuo lato di podista sempre pronta all’allungo. «Devo dire che sono gli altri che mi hanno fatto percepire cosa significhi vestire questo ruolo. Sto investendo molto (tutte le mie ferie), anche su me stessa, e sto mettendo in pratica la metodologia che uso nel mio lavoro (gestisce la ricerca all’INFM, ndr): dato un obiettivo, creazione di un progetto, feedback, realizzazione. Certo moltissimo devo al supporto delle donne di Emily e degli amici».

Per non fallire, Michela si fa ogni settimana tutti i mercati rionali incontrando di persona i suoi possibili elettori. «C'è molta voglia di partecipare. Le persone hanno proprio bisogno di dire la loro. Per questo ho intrapreso un tour de force intenso, per allargare la partecipazione attiva alla politica e al partito. Avrei mille aneddoti da raccontare». E ora la domanda di rito cosa farai come prima cosa, nel caso in cui la corsa ti portasse a tagliare il traguardo? «Ho in mente di intervenire sulle questioni che trattengono le multinazionali dal venire a Genova. E ho avuto conferma che è un ottimo proposito seguendo la conferenza della Confindustria. Genova manca di attrattive e non dà risposte alle famiglie di chi verrebbe qui a lavorare in termini di servizi, parlo di alloggi ma anche asili, per esempio».

Tutte convinte che il corso sia stato un trampolino di lancio in particolare per prendere fiducia rispetto alla pratica attiva della politica, ma anche per ottenere nozioni da mettere in pratica e spendersi in concreto, la domanda di rito non coglie impreparata nessuna delle candidate, che concise e efficaci - come spesso solo le donne sanno essere - spiegano l'obiettivo individuato.

Alessandra Pozzolini: «Ho un progetto in mente già dal corso e attivato in altri comuni italiani: stimolare i bambini a andare a piedi a scuola con il supporto di un'associazione che è già un’organizzazione internazionale, www.iwalktoschool.com. Per far prendere coscienza del territorio, diminuire la congestione del traffico l‘uso dell'auto e l’inquinamento, restituire appartenenza e sicurezza e il senso di comunità a livello locale».

Laura Ottonello: «Mi piacerebbe che la politica tornasse a parlare a cuore, polmoni e tasche e non solo tasche come ultimamente. In particolare, ho una proposta in materia di risparmio energetico, in aggiunta a quella già prevista dalla Finanziaria (caldaie a condensazione e pannelli solari) soprattutto rivolta alle imprese, da rivolgere e diffondere tra i privati».

Sara Tanara: «Vorrei fare qualcosa per contrastare l’isolamento delle persone anziane. Sono entusiasta del concetto di rete di cui ho fatto e sto facendo esperienza attraverso Emily, e credo che se le istituzioni incentivassero questa concezione e mettessero in rete le associazioni già esistenti si potrebbe fare molto di più specie per quegli anziani in salute che hanno semplicemente bisogno di una migliore qualità della vita».

www.mentelocale.it