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Impararte 2013-14








Impararte 2013-14


18 settembre 2013

Sala del Maggior Consiglio




Quarto anno di IMPARARTE. L’idea ha retto e questo libretto è diventato uno strumento importante del rapporto fra istituzioni culturali e scuola a Genova. Ma è anche una sorta di fotografia dell’impegno nel reagire alla crisi che segna pesantemente la vita di ciascuno di noi,che aggredisce la tenuta delle comunità e il sistema di valori su cui è stata fondata la nostra vita democratica.
Cultura e scuola rappresentano le realtà collettive che più operano con uno sguardo al futuro, che introducono nella vita sociale le chiavi di lettura del mutamento e una dimensione di speranza. è però ormai raro che questo avvenga. Le difficoltà del quotidiano, la riduzione
delle risorse senza che a questa vengano collegati processi di innovazione e razionalizzazione o obiettivi/indicatori della qualità, il degrado civile: tutto questo schiaccia sul presente, riduce le energie e la voglia e la capacità di misurarsi con il domani. Eppure, e lo sappiamo tutti, cultura e scuola rappresentano le poche leve di questo Paese per
affrontare una nuova stagione di sviluppo. Ma è una consapevolezza che spesso si presta solo a retorica che non trova posto nelle priorità della politica nazionale. Le città sono sempre più sole nel progettare e nel cercare di reggere il sistema culturale ed educativo.
In questo senso IMPARARTE quest’anno vuole provare ad essere qualcosa di più. Da costruire insieme. Non più solo il catalogo dell’offerta didattica da parte di Palazzo Ducale, dei musei, dei teatri ma la messa in moto di un vero e proprio “patto” tra le istituzioni culturali e la scuola per crescere insieme, per evitare nuove e più profonde lacerazioni nel tessuto della nostra comunità, per mettere in campo qualche “scampolo” di futuro.
Con la convinzione che proprio nelle città e nel territorio si possano trovare le radici più forti della nostra democrazia e innescare azioni positive. Non solo per tenere, ma, appunto, per tornare a guardare avanti insieme.