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10 A PALAZZO DUCALE (1992-2002)
14 maggio 2002
Più austero è un Palazzo, più stimolante è
il desiderio di inventarsi una festa che lo umanizzi.
La fortuna di Palazzo Ducale è quella di avere due ingressi: così
la gente lo attraversa, percepisce l’idea dei due splendidi cortili, intuisce che
la grande scala che porta ai piani nobili nasconde qualcosa di storico, e uscendo
si porta dietro l’idea di aver percorso i secoli. Una vaga idea ma che lascia il segno.
Il 14 maggio chi entra non esca subito; si lasci sedurre dalla voglia che il palazzo
stesso manifesterà di comunicare di più, di essere più che mai
vicino, con le sue storiche emozioni, alla quotidianità di oggi.
La festa comincerà all’esterno, avrà il fragore delle bande musicali
che partiranno dalle storiche porte della città e lungo il percorso saremo
incuriositi dalla presenza degli artisti di strada che troveranno il loro momento
clou nel grande Porticato del Palazzo.
Poi, nello slancio popolare dei suoni bandistici e della clownerie, entrando nel
Palazzo avremo il giusto spirito per una confidenza totale con la sua storia, con
l’arte che contiene e la creatività che spesso vi si muove. La gente se ne
impadronirà, saloni e appartamenti, cappella e carcere diventeranno accoglienti
e si riempiranno di un’atmosfera di festa.
Dopo il cantare magico del Trallalero e lo swing degli anni Trenta ci sarà
un’esplosione: l’orchestra tzigana riempirà di suoni struggenti e forti l’aria
dell’intero Palazzo e richiamerà pubblico come un pifferaio seduttivo da
Piazza Matteotti e da Piazza De Ferrari....
Arnaldo Bagnasco
Presidente Palazzo Ducale
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