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Festival della Scienza

Focus On N.43, 25/10/2007

Inaugurato il Festival della Scienza di Genova, quinta edizione

Anche quest’anno il Festival della Scienza di Genova presenta un curriculum con numeri da record: 530 eventi in 13 giorni, 650 animatori, 13 Comuni liguri coinvolti. L’obiettivo è superare i 250.000 visitatori della scorsa edizione. La quinta edizione è stata inaugurata giovedì 25 ottobre 2007 a Palazzo Ducale, dove tutte le autorità di sono ritrovate per il classico taglio del nastro. «La creatura è cresciuta, è diventata un ragazzetto forte e robusto; lo dico con grande orgoglio, io che ho tenuto a battesimo la prima edizione». Sono parole di Marta Vincenzi. La sindaco di Genova ha aperto il giro di saluto, seguita da Manuela Arata, Presidente del Festival, e Vittorio Bo , Direttore. Insieme a loro il Ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi - per il secondo anno consecutivo presente all’inaugurazione - la sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali Danielle Mazzonis, il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il Presidente della provincia di Genova Alessandro Repetto, e il Magnifico Rettore dell’Università di Genova Gaetano Bignardi.

«Il Festival è un momento di incontro e di riflessione, che rappresenta bene l’eterno dibattito tra natura e creatività umana, tra ciò che ereditiamo e ciò che costruiamo», dice il direttore Vittorio Bo. Danielle Mazzonis sottolinea il primato degli italiani nel campo della ricerca: «di recente ho avuto notizia che nelle domande per i bandi di ricerca europei i nostri connazionali sono ai primi posti». Secondo Gaetano Bignardi l’interesse per la scienza nella cittadinanza è anche merito di manifestazioni come il Festival: «un’indagine di Observa rivela che il desiderio di partecipazione alle scelte che coinvolgono la ricerca è cresciuta negli ultimi tre anni dal 50% all’82%». Claudio Burlando sottolinea la qualità liguri nel settore della  tecnologia: «dove sono nate molte innovazioni - dall’aereo di D’Annunzio al Torpedo Blu, fino ai treni - e che oggi ospita nell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) scienziati provenienti da 23 paesi diversi». Ad Alessandro Repetto, invece, stanno a cuore gli aspetti didattici del Festival: «ma anche il messaggio culturale insito nella scienza. Oggi molti lavoratori che si impegnano in questo campo sono precari: speriamo che in futuro si possa trasformare la scienza anche in certezza».

Manuela Arata - Presidente del Festival - è riuscita a strappare una promessa al Ministro: «oggi il Festival è sostenuto da partner privati per diventare maturo e godere di pieno riconoscimento in Italia e all’estero, proponiamo che venga targato come "Festival Nazionale della Scienza"». Pronta la risposta di Fabio Mussi: «Penso proprio di poter dire che se lo merita: questo evento si è imposto di prepotenza come uno dei grandi appuntamenti dell’anno».

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