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Biasotti e Scajola

Focus On N.20, 11/05/2007

Biasotti e Scajola: «Prodi a casa»
Biasotti presenta la lista per le elezioni amministrative.
Musso e Oliveri lanciano l’attacco ai governi uscenti. E il 25 arriva Berlusconi

«Alle prossime amministrative voterà un quarto dell’elettorato italiano. È chiaro che il voto assume una connotazione politica. Battere la Vincenzi e Repetto è il primo passo per mandare a casa Prodi». Claudio Scajola suona la carica alla terza convention di Sandro Biasotti, che ha presentato la propria lista per le amministrative 2007 del Comune e della Provincia di Genova. Francesco Bruzzone, Lega Nord, rincara la dose: «a Roma corre voce che se il centro-sinistra perde qui, cadrà anche il Governo».

La Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale è gremita, venerdì 11 maggio. Il clima da rush finale: «vogliamo darvi un sogno - arringa Biasotti in apertura - mandare a casa chi ci governa». Perché, continua: «aver perso con Burlando non mi è mai andata giù».

Viene il turno dei candidati. Prima Renata Oliveri, che corre per la Provincia. Parte con modestia - «ci sarebbero potute essere candidature migliori» - ma poi si lancia contro la gestione del potere a Genova e in Liguria: «Burlando ha rovinato tutto quello che di buono aveva fatto Biasotti. Io prometto che se vinceremo noi, non utilizzeremo lo spoil system come fa oggi il centro-sinistra». E ancora: «La cappa del regime è calata».

Poi prende il palco un accesissimo Enrico Musso: «ci sono molte cose di questa campagna elettorale che mi fanno molto (pausa) incazzare». Per esempio: «il costante rifiuto di un confronto pubblico, se non quelli avvenuti in tre televisioni locali su quattro. Ieri (giovedì 10 n.d.r.) io e la Vincenzi siamo stati invitati ad un dibattito a San Fruttuoso: lei ha chiesto come requisito di parlare prima con me fuori dalla sala». Lavoro, spazi pubblici e sicurezza i punti su cui Musso pone l'attenzione. Ma continuano le stilettate all'amministrazione uscente: «a quattordici giorni dalle elezioni hanno assunto 80 nuovi dirigenti», dice il candidato sindaco, che conclude, «la prima stagione di cui parlano nel centro-sinistra è durata troppi anni: è stato l’inverno del nostro scontento. La seconda inizierà il 27 maggio e finirà il 28. E tu, cara Marta, non ci sarai».

C’è anche il coordinatore nazionale di Forza Italia, Michele Scandroglio, che ammonisce: «dobbiamo porre l’accento sui doveri, e poi sui diritti. E soprattutto prima sui nostri che su quelli degli extracomunitari. Spesso ricevono dalle strutture un trattamento pari, se non migliore del nostro».

Tocca a Scajola l’intervento finale. «Le ultime votazioni politiche sono state negative per tutti i governi europei - dice - ma oggi noi possiamo mandare a casa Prodi». E prosegue: «L'importante è stare uniti e non ascoltare i cattivi maestri che ci vogliono dividere». Ma nel discorso attacca anche le scritte contro Bagnasco - «un'indecenza, una brutta immagine di Genova che ha fatto il giro del mondo» - e il centro-sinistra: «oggi in Parlamento siedono alcuni personaggi che nel 2001, qui a Genova (in occasione del G8 n.d.r.), scelsero di stare dalla parte dei violenti». Poi l'annuncio: «il 25 maggio Berlusconi sarà qui per dare man forte alle vostre candidature».

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