Nel 1947 il biologo norvegese Thor Heyerdahl salpa con una zattera da Lima in Perù per lasciarsi trasportare dalla corrente di Humboldt verso le isole della Polinesia. Scopo del viaggio è dimostrare che la colonizzazione della Polinesia può essere avvenuta, in epoca precolombiana, da parte di popolazioni del sud America. Fino ad allora le autorità accademiche ritenevano che la Polinesia fosse stata colonizzata a partire da migrazioni provenienti dall'Asia.
"Un viaggio attraverso il Pacifico? Di forse 5.000 miglia? Su una zattera di tronchi?
Impossibile!" rispondevano a Heyerdahl gli studiosi e gli editori a cui sottoponeva la propria teoria. è così che, per poter dimostrare nei fatti la sua teoria, Thor Heyerdahl costruisce la zattera Kon-Tiki, seguendo accuratamente le tecniche usate dalle popolazioni precolombiane.
Dopo cento e un giorno di navigazione e dopo aver percorso 4.500 miglia nautiche, al principio di agosto 1947 la spedizione del Kon-Tiki approda sull'arcipelago di Raroia delle Tuamotu. Il viaggio è destinato a entrare nella storia grazie al libro Kon-Tiki, tradotto in 70 lingue. Nel 1951 esce anche il film documentario del viaggio, che viene premiato con l'Oscar.
Nel 1958, conquistato dalla bellezza della Liguria di Ponente, Heyerdahl si trasferisce nel borgo di Colla Micheri, che salva dalla rovina.
Negli anni seguenti al viaggio con il Kon-Tiki Thor Heyerdahl organizza e guida tre nuove spedizioni con le barche di papiro Ra I, Ra II e Tigris. Inoltre fa scavi archeologici alle Galapagos, all`Isola di Pasqua, alle Maldive, a Tucume in Perù, a Tenerife in Spagna, ad Azov in Russia ed a Samoa in Polinesia.
Il museo Kon-Tiki di Oslo conserva la zattera, vari cimeli e la memoria della più famosa spedizione di Thor Heyerdahl e della altre che la seguirono.