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Focus On N.69, 22/04/2008

Fiorella Mannoia a Palazzo Ducale

Mercoledì 23 aprile la cantautrice incontra il pubblico genovese in concomitanza con la mostra ‘Adotta un disegno’ . Ha partecipato al progetto musicale ‘Canzoni per loro’ di Emergency

Mercoledì 23 aprile 2008 Fiorella Mannoia incontra il pubblico genovese in concomitanza con la mostra Adotta un disegno, iniziativa di Emergency curata da Vauro Senesi, che sarà visibile a Palazzo Ducale (Sottoporticato) fino all’11 maggio 2008.
L’esposizione itinerante raccoglie opere di artisti famosi – tra cui Carla Accardi, Ben Vautier, Paul Fryer, Massimiliano Fuksas, Daniel Buren – i quali hanno realizzato opere ispirandosi ai disegni di bambini che vivono in zone di guerra.
Fa parte del progetto anche un cd dal titolo Canzoni per loro, che ha visto partecipare, tra gli altri, Jovanotti, Zucchero, Daniele Silvestri, Franco Battiato, Carmen Consoli e Fiorella Mannoia con brani originali incisi per l’occasione. La Mannoia ha composto Il sogno di Alì, una ninna nanna contro la guerra.
Il cd è prodotto da Radio Fandango e curato da Stefano Senardi.
All’incontro di mercoledì 23 insieme alla cantautrice intervengono Teresa Strada, Stefano Senardi e Luca Borzani.

La mostra
La mostra Adotta un disegno proseguirà per Torino, Milano, Firenze, Venezia, Londra, Berlino, Parigi per concludersi a New York nel 2009 dove si terrà anche un'asta presso la Phillips De Pury & Company i cui proventi saranno devoluti alla causa di Emergency. I protagonisti della mostra sono soprattutto i bambini, come Alì di Lashkargar, che a causa di un proiettile nella schiena è diventato tetraplegico, o come Kualid, Samir, Said, Shiniar e Asuda, tutti vittime di mine o altri ordigni inesplosi. O ancora come Mizar, bambina sudanese malata di cuore. Per raccontare le loro storie è stato realizzato anche un film-documentario, con le voci di Vauro, Paolo Rossi e la collaborazione del reporter Rai Claudio Rubino. «Questa mostra è una sorta di incontro – ha detto Vauro all’inaugurazione – e gli incontri producono sempre pace».

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