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Luca Cambiaso

Focus On N.1, 01/02/2007

Lauro Magnani racconta Luca Cambiaso, un maestro del Cinquecento

Una passione nata 30 anni fa, oggi il coronamento di un sogno. Lauro Magnani è professore di Arte Moderna all'Università di Genova e da sempre studia vita e opere di Luca Cambiaso, un maestro del Cinquecento europeo, come recita il titolo della mostra che, dal 3 marzo fino all'8 luglio 2007 animerà le sale di Palazzo Ducale e Palazzo Rosso.
La conferenza stampa che ha avuto luogo ieri, mercoledì 31 gennaio, al Palazzo Reale di Milano ha suscitato grande interesse: "sono sembrati tutti vogliosi di vedere le opere di Cambiaso", ha affermato Magnani, curatore della mostra insieme con Piero Boccardo, Franco Buggero e Clario Di Fabio.

Da anni Genova non dedicava uno sguardo ad uno degli artisti che maggiormente hanno caratterizzato la città nella sua fase barocca: "sono passati 50 anni dall'ultima mostra", spiega il professore, "e nel 1985 il centenario dalla morte dell'artista è stato celebrato solo a Moneglia. Noi abbiamo pensato invece ad una mostra monografica, ricca di opere di soggetto che raccontano l'artista nelle sue trasformazioni".
Dall'età giovanile fino al suo soggiorno in Spagna, Cambiaso vivrà nuovamente nei suoi dipinti e nei suoi disegni, ma anche - e questa è la vera novità della mostra - nelle sculture e negli arazzi: "molte opere sono già arrivate, altre sono in fase di restauro. Vogliamo descrivere un pittore felice di dipingere, vivace come era Luca Cambiaso".

Molte saranno le tavole risalenti agli anni cinquanta e sessanta; nella sala centrale di Palazzo Ducale un dipinto come Venere e Adone narrerà la sensualità cinquecentesca. In mostra anche circa 80 disegni: "si tratta della più grande raccolta al mondo". E il mondo ricorda Luca Cambiaso con numerose mostre. La più importante è quella del Blanton Museum of Art di Austin, in Texas: "lì si trova un nucleo di opere dell'artista". La mostra genovese sarà infatti la sua edizione italiana, di certo ampliata ed arricchita; "molte saranno anche le opere inedite. Tra queste una scultura e alcuni degli arazzi". Non mancheranno i riferimenti agli artisti che influenzarono Cambiaso, grandi maestri quali Perin del Vaga, Beccafumi, Giovan Battista Castello detto il Bergamasco e Tiziano, "di cui esporremo un Ecce Homo. Anche Michelangelo, con il suo Giudizio Universale, suscitò un grande fascino su Luca Cambiaso".

La formazione giovanile, gli aspetti sensoriali e quelli religiosi - in mostra anche le grandi pale d'altare dipinte da Cambiaso - e poi la partenza per la Spagna, alla corte di Filippo II. Qui Cambiaso affrescò il complesso monumentale dell'Escorial: "a Palazzo Ducale vedrete un'opera, poco conosciuta, proveniente da Tarragona". E gli affreschi che non è stato possibile portare a Genova saranno comunque in mostra, anche se solo virtualmente, grazie alle proiezioni che accompagneranno i visitatori per tutto il percorso. "Stiamo inoltre pensando a conferenze ed incontri. Le opere di Luca Cambiaso sono lo specchio di Genova", conclude Lauro Magnani, "la città ha un aspetto cinquecentesco fortissimo, tanto che alcuni affreschi di Cambiaso ci accompagnano nella vita quotidiana". Come quello di Palazzo Grimaldi o di Villa Imperiale, a Terralba; quest'ultimo sarà visitabile durante tutto il periodo della mostra.

Francesca Baroncelli

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