eventi > archivio eventi > 2008 > Multiculturale a chi?


Presentazione del libro
"Multiculturale a chi?
Aspettative culturali degli immigrati a Genova"
17 marzo 2008
Salone del Minor Consiglio
ore 17.30

ingresso libero

Organizzatori:
Comune di Genova
CeDRiTT - Centro di Documentazione e Ricerca sui Trasferimenti di Tecnologia

Approfondimento:
Ricerca formazione di Cedritt febbraio 2007
Realizzazione a cura Comune di Genova
Fratelli Frilli Editori

presentazione dei lavori a cura di
Giuliano Carlini, Giovanni Daniele, Elisabetta Gatto, Laura Longoni,
Lia Orzati, Elisa Turno

interviene: Khaled Fouad Allam

introduce: Luca Borzani

Presentazione del libro 'Multiculturale a chi?'



Da quasi vent’anni nella nostra città vivono cittadini di provenienza straniera. Molti hanno un lavoro stabile, una casa, una famiglia, i loro figli hanno frequentato le nostre scuole e qualcuno anche l'università. Hanno cioè legato le loro strategie di vita e le loro speranze a una scelta che ha assunto carattere definitivo. Fanno parte della nostra comunità. Nel frattempo sono mutati i fenomeni migratori, i paesi di provenienza, le domande e i bisogni di integrazione.
È cambiata anche la nostra società: progressivamente sempre più chiusa e frammentata, attraversata da sentimenti di insicurezza, segnata da nuove povertà economiche e morali. In questo contesto l’emigrazione sembra non riuscire ad uscire da una condizione emergenziale. In una singolare distorsione della percezione sociale collettiva questi vent’anni vengono rimossi così come viene enfatizzata la dimensione della clandestinità, dell’illegalità, del conflitto. Tutti aspetti che, purtroppo, esistono e non solo non possono venire negati ma devono essere combattuti assumendo la sicurezza come un fondamentale diritto di cittadinanza. Ma i media tendono a concentrare l’attenzione quasi esclusivamente su questi temi e rendono invisibili coloro che sono invece rispettosi della legge, compiono lavori indispensabili con basse garanzie e modesti livelli salariali. Gli stereotipi e i pregiudizi si diffondono velocemente. Con il rischio di dare ancora più forza alla spirale discriminazione-isolamento-illegalità e di costruire ulteriori separatezze. La lettura emergenziale ha condizionato pesantemente la crescita di percorsi interculturali.
Si è privilegiato, anche in contesti, di grande impegno e attenzione, come la scuola, un atteggiamento multiculturale che di fatto non ha consentito la liberazione di energie, la messa in circolo di saperi e sguardi, ed è spesso scivolato nella valorizzazione di una dimensione esclusivamente folklorica. In molti casi l'aspirazione ad ‘aprirsi’, a ‘conoscersi reciprocamente’, a ‘riconoscere le differenze’ si è tradotta singolarmente in operazioni di chiusura, di cristallizzazione di impalcature culturali e ideologiche.
L'immigrato, singolo, diventava non espressione di un progetto di vita ma rappresentante, indipendentemente dalle sue convinzioni e interessi, dell'intero bagaglio culturale della sua realtà di provenienza. Questa propensione alla multiculturalità ha rallentato i processi di ‘meticciato’ o, almeno, una consapevole attenzione agli stessi. Cosa ancor più singolare in un contesto di globalizzazione e di omologazione dei linguaggi e dei costumi. Paradossalmente produzioni ‘meticcie’ permetterebbero di dare vita a spazi di creatività e di conoscenza in grado di sfuggire alla desolante uniformità dei modelli culturali dominanti, allargherebbero il circuito degli operatori culturali, permetterebbero riflessioni sulle identità collettive non esclusivamente ancorate al passato.
Da tutti questi elementi è nata la proposta al Cedritt di realizzare un’indagine sulle aspettative culturali degli immigrati a Genova.
Diversi gli obiettivi......

Luca Borzani

Copertina 'Multiculturale a chi?'

Nell’ambito di meetix

Meetix
Genova-Europa
Multicultura 08



Link correlati:
www.comune.genova.it