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Bilbao a Genova. La cultura cambia le città
Bilbao a Genova
La cultura cambia le città
11 ottobre 2003 - 11 gennaio 2004

Bilbao, capoluogo della provincia di Bizkaia è una città che ha saputo uscire da una situazione di stasi post-industriale grazie ad un ambizioso progetto di rinnovamento urbano.
La mostra, curata da Germano Celant e allestita da Gae Aulenti, nasce dalla precisa scelta di documentare la nuova immagine di una realtà urbana che, nell’arco di pochi anni, ha visto trasformare in modo sensibile la propria immagine e il proprio tessuto urbanistico, architettonico, economico e sociale. Il progetto testimonia come la cultura, nel senso più ampio, possa rivelarsi un fattore di cambiamento di primaria importanza per le realtà urbane, in grado di fornire loro una nuova fisionomia e una nuova dimensione economico-sociale, quando ad essa è legato un progetto strategico-politico complessivo. È il caso quasi simbolico della costruzione del Museo Guggenheim a Bilbao, inaugurato nel 1997, che ha proiettato la città all’interno dei circuiti del turismo culturale internazionale. Evidente il riferimento a Genova che ha saputo nell’ultimo decennio, punteggiato da tre grandi occasioni - le manifestazioni colombiane del 1992, il G8 del 2001 e la designazione a Capitale europea della cultura nel 2004 - rinnovare la propria immagine urbana attraverso cospicui investimenti nel recupero edilizio e nella costruzione del nuovo.
La mostra è divisa in tre sezioni: la prima sezione presenta materiale di carattere prevalentemente urbanistico-architettonico. Con l’ausilio di pannelli, fotografie, modelli, documenta gli interventi più significativi che hanno contribuito a dare alla città una nuova fisionomia: fra i principali, il Guggenheim Bilbao - rappresentato dal grande modello di Frank O. Gehry -, il nuovo aeroporto e il ponte Zubi Zuri, entrambi progettati da Santiago Calatrava, la metropolitana - progettata dallo studio Norman Foster & Associati ed inaugurata nel 1995.
La seconda sezione, di carattere più strettamente artistico, propone una selezione di opere appartenenti alle collezioni del Museo de Bellas Artes. Fondato nel 1908, il Museo è stato riaperto nel novembre 2001 con un nuovo allestimento, in seguito a lavori di allargamento e ristrutturazione. Il progetto è stato redatto da un gruppo di architetti guidati da Luis Uriarte Aldaiturriaga. Il percorso comprende opere di El Greco, Jacob Jordaens, Bartolomé Murillo, José de Ribera, Francisco de Zurbarán, oltre ad uno straordinario dipinto di Domenico Piola, ideale aggancio con la grande scuola genovese del Seicento; si prosegue, quindi, con opere del Goya, Mary Cassat, Hermenegildo Camarasa, Ignacio Zuloaga, Jean Metzinger, James Ensor, Fernand Léger per arrivare fino a Francis Bacon, Eduardo Chillida e Antoni Tàpies. E proprio le opere di questi due famosi artisti spagnoli - il primo basco e il secondo catalano - costituiscono l’ideale collegamento con quelle provenienti dalla collezione permanente del Guggenheim Bilbao che rappresentano la terza sezione curata da Petra Joos: Txomin Badiola, Cristina Iglesias, Juan Muñoz, Javier Pérez, Prudencio Irazabal, Susana Solano, Darío Urzay.

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© Guggenheim Bilbao Museoa
© Guggenheim Bilbao Museoa

Lying figure in the mirror - F.Bacon - © Francis Bacon by SIAE 2003
© Francis Bacon by SIAE 2003
"Lying figure in the mirror"

Alhóndiga
Alhóndiga

Sin título #767, 1996 - Prudencio Irazabal - © Guggenheim Bilbao Museoa
Prudencio Irazabal
Sin título #767, 1996
© Guggenheim Bilbao Museoa

Ponte Zubi-Zuri
Ponte Zubi-Zuri