"Posto meraviglioso. Devi venire". La controcultura di Taos da D.H. Lawrence a Georgia O'Keeffe


Bruno CARTOSIO

venerdì 5 aprile, ore 19.15 Archivio Storico


Nel dicembre 1917, nel pieno dell’isteria bellicista che aveva accompagnato l’entrata degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale, l’inquieta radical Mabel Dodge lascia New York per una vacanza nel lontano New México.
Sceglie un luogo sconosciuto ai più, che soltanto pochi pittori avevano “scoperto” qualche anno prima. Il breve soggiorno diventerà un trasloco definitivo. Contro le tensioni e la mondanità della metropoli, l’isolamento pastorale e l’aura quasi mistica del piccolo villaggio di Taos, sulle propaggini meridionali delle Montagne Rocciose. La convivenza di tre culture – anglo, méxicana e indiana – fanno di Taos un altrove affascinante, da “conoscere, conoscere, conoscere”. E’ questo il “posto meraviglioso”, a cui Mabel Dodge invita, ospitandoli, artisti e intellettuali. Tra questi, in particolare, D.H. Lawrence, nel 1921, a cui l’utopica comunità di intellettuali immaginata da Dodge richiama la sua ideale Rananim.
Nel 1929, sarà sua ospite anche Georgia O’Keeffe, che farà del New Mexico la sua casa e l’oggetto principale della sua pittura, preferendo però, infine, il paesaggio aspro e la solitudine di Abiquiù alla “troppo affollata” Taos.

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