Platone in Moro e Campanella


Giuseppe CAMBIANO

sabato 6 aprile, ore 12 Archivio Storico


Nel descrivere la sua Utopia, termine da lui inventato, Tommaso Moro ha costantemente presente sotto gli occhi la città delineata da Platone nella Repubblica.
Anche Tommaso Campanella nella sua Città del sole ha come testo puntuale di confronto l’opera di Platone. Un punto sul quale entrambi concordano con il filosofo antico è la necessità di abolire la proprietà privata, se si vuole ottenere una città giusta e concorde. Essi vivono però in un orizzonte permeato dal Cristianesimo e in contesti storici e culturali che li portano a introdurre modificazioni e correzioni sostanziali rispetto al modello platonico di città. Esse riguardano soprattutto l’organizzazione del lavoro, la funzione della famiglia e la formazione culturale dei cittadini. La relazione mira ad analizzare puntualmente il rapporto fra le tesi di Moro e di Campanella e le città ‘utopiche’ da loro delineate con la città platonica della Repubblica, mostrando quali siano i punti di convergenza e di divergenza.

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