Al centro di questo tentativo di far previsioni sulla possibile ulteriore sopravvivenza di un atteggiamento etico-politico (l’utopia) che ciclicamente viene dato per spacciato vi è la discussione sulla «modificabilità» della natura umana: una questione che ottenne nel mondo antico, greco e romano, risposte per lo più paralizzanti e che si intreccia con le grandi «religioni di salvezza» per sfociare nella grande speranza novecentesca della formazione dell’«uomo nuovo».
Loading 16 aprile 2015 |
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