Otto Hofmann

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La Russia 1940 - 1946

Arruolato nel 1939 nelle truppe della Wermacht, Otto Hofmann viene inviato dapprima in Francia, poi in Grecia e infine nell’estate del 1941 in Russia, dove sarà poi prigioniero fino al 1946.
Dal fronte russo, nelle pause tra una battaglia e l’altra, invia alla moglie e agli amici numerose lettere illustrate a china e acquerello: sono cronache di morte e di desolazione vissuta quotidianamente, ma rappresentano anche le sue impressioni sul paesaggio russo, rielaborato in un ambito di realismo descrittivo che non rinuncia però alle forme astratte del suo alfabeto pittorico. In una lettera del 1942 Hofmann dichiara di aver trovato un’identità comune tra la cromaticità del paesaggio russo e i quadri di Kandinskij e Chagall: la riflessione sull’arte, in mezzo a tanto orrore, lo aiuta così a evadere da una realtà da cui si sente totalmente estraneo.
Il confronto fra le poetiche illustrazioni e le crude fotografie scattate dall’artista stesso con un piccolo apparecchio fa ben comprendere quanto la pratica della pittura sia stata per lui strumento di lettura della realtàà e ragione di vita: perfino in quei momenti terribili Hofmann sa trovare gli aspetti poetici del paesaggio, anche quando la penuria di materiali non gli concede che un foglio e una matita per sottrarsi alla follia della guerra.

Otto Hofmann